Isola robotizzata
Caso tipico dove l’utilizzatore dell’impianto diventa e si assume la responsabilità di “costruttore di una linea di produzione”. In molti casi nei processi produttivi, l’azienda mette in linea macchine provenienti da diversi costruttori e talvolta, come nel caso in foto, utilizza parti della linea già in uso.
In questi casi, dove le parti di macchine e/o quasi macchine siano o meno marcate CE, è obbligatorio eseguire un’analisi dei rischi in attuazione alla norma UNI EN 14121 prestando particolare attenzione ai costi detti “buchi neri” dove le responsabilità non sono a carico del costruttore di una singola macchina utilizzata nella linea ma dell’utilizzatore.
Messa in sicurezza laminatoio
I laminatoi sono macchine con elevate velocità di produzione e presentano rischi elevati causati dalla rottura della lamiera in produzione e dalla massa dei coils.
E’ necessario monitorare eventuali difetti del punto di laminazione prima della messa in sicurezza, l’operatore si avvicinava per controllare eventuali anomalie sottoponendosi a rischi elevati (SIL3 EN 62061), ora grazie alla perimetrazione metallica e optoelettronica l’operatore controlla la macchina a mezzo di telecamere, opportunamente posizionat,e stando comodamente nella propria postazione.
Messa in sicurezza linea composta da reggiatrice-rulliera e trasporto rocche
Caso tipico dove l’utilizzatore dell’impianto diventa e si assume la responsabilità di “costruttore di una linea di produzione”.
In molti casi nei processi produttivi, l’azienda mette in linea macchine provenienti da diversi costruttori e talvolta, come nel caso in foto, utilizza parti della linea già in uso. In questi casi, dove le parti di macchine e/o quasi macchine siano o meno marcate CE, è obbligatorio eseguire un’analisi dei rischi in attuazione alla norma UNI EN 14121 prestando particolare attenzione ai costi detti “buchi neri” dove le responsabilità non sono a carico del costruttore di una singola macchina utilizzata nella linea ma dell’utilizzatore.
Messa in sicurezza linea Magnus
Macchinari in linea molto estesi con diverse fasi di lavorazione.
Queste linee sono solitamente progettate e assemblate dallo stesso utilizzatore per il tipo di produzione (regge metalliche).
Grazie ad uno studio accurato e personalizzato è stato consentito l’avvicinamento degli operatori nelle aree ove necessita una regolazione costante durante il ciclo di produzione; questo è stato ottenuto mettendo il macchinario a velocità ridotta e attraverso una procedura autorizzare gli operatori all’avvicinamento.
Messa in sicurezza pressa rifiuti
Pressa orizzontale oleodinamica di notevoli dimensioni per la compattazione dei rifiuti. Dall’analisi dei rischi iniziali emergevano rischi di grado III e IV (vecchia Direttiva) in modo particolare nel punto tra sponda autocarro e sponda pressa. L’autista retrocedendo con il proprio TIR non poteva verificare la presenza di eventuale personale tra la sponda del TIR e quella della pressa. Inoltre l’area interessata risultava accessibile anche dal personale non addetto. Anche i comandi della tramogia, della sponda e della pressa stessa erano posizionati in un luogo ove l’operatore non poteva verificare l’effetto dei comandi stessi. Sono state introdotte soluzioni in linea con le norme UNI EN con le seguenti modalità.
- Procedura di avviamento dei TIR alla sponda della pressa con uomo presente che autorizza la retromarcia attraverso un sistema di segnalazioni semaforiche.
- Perimetrazione di tutta l’area con accessi autorizzati da chiavi in esclusiva dotazione al preposto.
- La pressa è stata dotata di radiocomando certificato in modo tale che l’operatore possa verificare l’effetto dei comandi da lui eseguiti.